Tavole
        27 - 28 
        « Natività e Santi »
        nella parrocchiale di Acquate, attribuita a
        Palma il Vecchio (1480 circa -1528). 
        Olio su tavola: cui. 300 x 257; stato
        di conservazione: non è eccellente; si ritiene urgente
        la necessità di un restauro che arresti la scrostatura
        di alcune parti e, con unaccurata pulitura,
        restituisca ai colori della tavola tutti i suoi valori. 
        Forse sarà proprio un difetto di
        questa tavola a confermarne lattribuzione a Palma
        il Vecchio; sarà cioè un certo slegamento nella
        composizione delle figure, delle quali almeno i due santi
        del lato sinistro sembrano occuparsi dei fatti loro,
        quasi in opposizione al gruppo compatto e attento della
        natività. Ecco allora venire in soccorso le montagne
        dellultimo piano che si dispongono un po
        ingenuamente a chiudere il vuoto tra le teste dei santi.
        E ben visibile poi, anche imbrunito dal tempo e
        dallincuria, quella specie di riverbero che
        illumina di una velatura di rame i visi, le mani, e i
        capelli delle figure di Iacopo Palma, si allunga fino ai
        secondi piani e riscalda le ombre degli alberi e dei
        monti. 
        Il maestro di Senna Alta viveva a Venezia operando nella
        fase di passaggio dalla pittura di Giorgione a quella di
        Tiziano, però i suoi paesaggi erano quelli
        dellinfanzia, i monti della bergamasca fatti a
        memoria; anche questi della pala di Acquate, che ha tutti
        i segni della scuola veneziana, sono decisamente
        lombardi; rappresentano dunque anche loro una traccia non
        secondaria ai fini di una più tranquilla attribuzione. 
        Bibliografia: 
        « Visitatio Pastoralis plebis Leuci absoluta mense iunio
        anno 1745 ab Emmo et Rev.mo D. D. Ioseph Puteobonello
        cardinali Archiepiscopo» in Archivio Spirituale della
        curia arcivescovile di Milano ». 
        A. Foratti « Note su Jacopo Palma il Vecchio » Padova
        1912. 
        G. Gombasi in « Thieme-Becker Kunstter-Lexihon » XXVI Lispia,
        1932. 
        R. Pallucchini « La pittura veneziana del 500 »
        Novara, 1944. 
        M. Valsecchi « La pittura veneziana » Milano, 1954. 
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