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Siamo citati sulla guida:
"I Ristoranti d'Italia 2007"
(Le Guide de
L'espresso)
Ci trovate a pag.
209:
Locale
informale su due sale, a piani diversi, e un bel giardino per l'estate. La
cucina, solida e attenta, non dimentica il pesce di lago (secondo la
disponibilità, s'intende) ma guarda un po' dappertutto. Prova ne sia la presenza
nel menu delle code di gamberi saltate con carciofi e patate, come dei ravioli
valtellinesi con broccoletti e scaglie di latteria e, ancora, di un
controfiletto argentino alla griglia con contorno di fagioli cannellini al
vapore. I dolci, tutti buoni e della casa, lasciano un gustoso ricordo
soprattutto grazie alla "scodella" di yogurt di vaniglia. La proposta dei vini è
ampia e a prezzi educati, la spesa intorno ai 40 euro. |
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"Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso
- 2006"
(Gambero Rosso
Editore)
Ci trovate a pag.
105:
La tipicità e
la bontà di un piatto come le penne al ragù di missoltini del Lario. La simpatia
e l'efficienza di un servizio che si muove con destrezza tra tavoli spesso
gremiti. Una carta dei vini non smisurata, ma con diverse "chicche" riguardanti
gli altoatesini, i marchigiani e gli Champagne. Non ci vuole tanto per trovarsi
bene da Olga. La cucina è solida, su tutti i fronti (terra e mare): battuto di
carne cruda, ravioli di spigola e gamberi con peperoncino verde, bucatini con
guanciale pomodorini e pecorino (una sorta di amatriciana un po' alleggerita),
tagliata di manzo al chianti. Le tipiche "scodelle" di nocciola o cioccolato
concludono il pasto; in alternativa, charlotte al caramello e soufflé di
cioccolato. |
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"Milano del Gambero Rosso
- 2006"
(Gambero Rosso
Editore)
Ci trovate a pag.
63 |
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"Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso
- 2005"
(Gambero Rosso
Editore)
Ci trovate a pag.
107:
In una città davvero
povera di indirizzi raccomandabili, resta un valido riferimento questa raffinata
trattoria, che affianca a una vasta proposta di specialità del territorio,
alcuni piatti toscani, tra cui la bistecca alla fiorentina, vanto della casa. La
buona qualità delle materie prime è fuori discussione, e la cucina dosa bene
sapidità e condimenti: acciughe di Sicilia con battuto di pomodoro fresco e pane
tostato, code di gamberi con vellutata di zucca, patate e friggitelli, paté di
lavarello, pennette con guanciale toscano pomodori olive taggiasche e pecorino,
involtini di pesce spada e zucchine. Le "scodelle" della casa sono i dolci più
richiesti dall'affezionata clientela: buone quelle con cioccolato e meringa e
con vaniglia fragole fresche e crema.bruciata. In alternativa, gli immancabili
cantucci con Vin Santo. Servizio familiare e cortese, carta dei vini con
prevalenza di etichette toscane. |
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"Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso
- 2004"
(Gambero Rosso
Editore)
Ci trovate a pag.
111:
Locale gradevole e
tranquillo, articolato su due piani in una villetta con giardino. Servizio
informale e concentrato soprattutto sulla sostanza, ovvero attenzione alla
materia prima e offerta diversificata ma sempre tendente alla qualità. I piatti
sono corretti, soprattutto quelli d'impronta toscana, tra cui spiccano i salumi,
le tagliate e una fiorentina di piacevole morbidezza. Tra i primi, fagottini
allo speck e radicchio, tagliatelle con guanciale e pecorino toscano, penne con
ragù di missoltini, spaghetti con acciughe di Sicilia. Migliorabili i contorni:
le verdure alla griglia, i fagioli cannellini e le patatine fritte non fanno
onore all'alto livello della carne. Discreta carta dei vini con prevalenza di
Chianti e onore ai formaggi lombardi. Dessert semplici ma ben fatti. |
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"Milano del Gambero Rosso
- 2004"
(Gambero Rosso
Editore)
Ci trovate a pag.
63 |
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"Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso
- 2003"
(Gambero Rosso
Editore)
Ci trovate a pag. 110:
Un menu di chiara ispirazione territoriale ma con più
di una puntata sulla tradizione toscana, a cominciare dai salumi (del Falorni) e dai sottoli proposti come
antipasto accanto ad un buon paté di lavarello con crema di peperoni. E' quanto propone questo locale
dall'atmosfera piacevolmente informale, ambientato in una villetta su due piani con tanto di fresco giardino
estivo. Tra i primi ci sono piaciuti i ravioli di grano saraceno con pomodoro fresco e ceci e le più
tradizionali penne ai missoltini; per secondo, oltre ad un tripudio di filetti, tagliate e costate (di
scottona), dei gradevoli filetti di lavarello al burro e salvia. Una nutrita scelta di dessert ed una buona
lista dei vini, soprattutto rossi, completano l'offerta di un locale dove sarete serviti senza tante cerimonie
ma con efficienza e simpatia. |
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"Ristoranti
d'Italia del Gambero Rosso - 2002"
(Gambero Rosso
Editore)
Ci trovate a pag. 116
In una villettina su due piani è un locale
dall'ambiente lindo e simpatico, con una clientela giovane che qui si può sentire a proprio agio. Proposta
semplice con piatti ben eseguiti, dai sapori schietti. Esemplificando: spaghetti asparagi e gamberetti,
risotto verze e patate, cotoletta alla milanese, dolci al cucchiaio. I salumi toscani e la carne chiantigiana
(tagliate e fiorentine) la fanno comunque da padroni, con una buona scelta di vini soprattutto rossi. Menu e
carta dei vini sono consultabili anche on-line (ma perché allora poi recitare il menu' al tavolo?). C'è
solo qualche aspetto da curare maggiormente, ad esempio il pane. D'estate è bello mangiare fuori.
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"ristoranti d'Italia 2001"
(Gambero Rosso
Editore)
Ci trovate a pag. 318:
Il posto è accogliente (e c'è anche uno spazio
all'aperto), il servizio è simpatico, la cucina è semplice e genuina, con evidenti radici nella tradizione
del territorio e qualche puntata in Toscana, vedi le selezioni di salumi chiantigiani proposte come antipasto
accanto alla sempre valida insalata di gamberi lardati. Si continua con zuppa d'orzo, linguine ai missoltini,
pesce di lago in vari modi, cotoletta alla milanese e una succulenta bistecca alla fiorentina. Mousse e
semifreddi fra i dessert. Carta dei vini che permette di bere bene a prezzi molto corretti.
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