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le
guide |
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Paolo
Massobrio - Marco Gatti
"Il taccuino dei ristoranti d'Italia Gatti Massobrio 2016"
Comunica Editions
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ci trovate a pag. 248: |
A due passi dal lago, all'interno di un cortile (l'ultimo a sinistra di una piccola strada in salita a senso unico, con possibilità di parcheggiare l'auto), questa osteria dalla bella atmosfera familiare. Patron Perotti è forza della natura, e la sua buona cucina viaggia spedita sull'asse tosco-lombardo.
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Paolo
Massobrio - Marco Gatti
"Guida Critica &
Golosa 2014"
Lombardia - Valle
D'Aosta Piemonte Piacentino Liguria e Costa Azzurra
Edizioni Comunica - Le Guide di
Papillon
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ci trovate a pag. 348: |
"L'apetét l'è la salsa pùssé buna che ghe sia", dice un simpatico
proverbio che qui viene recitato. Ma l'appetito qui ve lo faranno
venire con una proposta davvero gustosa. Siete a due passi dal lago,
non distante dalla strada che collega Milano a Lecco, all'interno di
un cortile (l'ultimo a sinistra di una piccola strada in salita a
senso unico, con possibilità di parcheggiare l'auto). II locale ha
piacevole atmosfera familiare. E la cucina è più che sfiziosa, con
un'offerta di vini che vi consentiranno di divertirvi a cercare i
migliori abbinamenti. Serviti in modo cordiale e veloce come
antipasti (€ 11), potrete avere gamberi al vapore con insalata di
puntarelle, piovra tiepida con orzo perlato e olive liguri o
acciughe Sant'Agata di Oneglia con crostini di pane e pomodorini
dry. Non mancano mai ottimi affettati, con salumi misti toscani del
Podere la Chianina, lardo aromatizzato, crudo di Parma con porcini
sott'olio, E se di primo (€ 11) non sbaglierete con il
risotto con
broccoletti e Taleggio della Valsassina o con le ghiotte penne al
ragù di missoltino del Lario, tra i secondi (€ 14) andrete sul
sicuro con fiorentina, tagliata di manzo al rosmarino o
costoletta
alla milanese (in versione orecchia di elefante). Torta sbrisolona
o soufflé al cioccolato saranno il dolce arrivederci di una sosta
che vi lascerà il desiderio di tornare.
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"Guida Critica &
Golosa 2013" Lombardia - Valle
D'Aosta Piemonte Liguria e Costa Azzurra
Paolo
Massobrio - Marco Gatti
Edizioni Comunica - Le Guide di
Papillon
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Olga, Lago,
Gola. Nel nome, il destino, si dice? Ed è quello che si
verifica con l'insegna di questa bella osteria simpatica e
frequentata (e già questo significa qualcosa). Lago? Siete a
due passi dal Lario, non distante dalla strada che collega Milano a
Lecco, all'interno di un cortile (l'ultimo a sinistra di una piccola
strada in salita a senso unico, con possibilità di
parcheggiare l'auto). Gola? Qui sappiate che mangerete bene,
accompagnando ai cibi vini giusti, con un servizio che sarà
cordiale e veloce (altro bonus). Il menu? Per cominciare come
antipasti, potete scegliere tra i gamberi croccanti su
vellutata di
patate, piovra
tiepida con le patate o acciughe Sant'Agata di Oneglia
con crostini di pane e pomodorini dry. In alternativa affettati di
salumi toscani del Podere La Chianina, lardo aromatizzato, crudo di
parma con porcini sott'olio. Tra i primi riso, con risotto con spinaci
novelli e taleggio della Valsassina o ghiotte penne al ragù
di missoltino del Lario. Pronti per i secondi? E' un must
del locale la fiorentina,
non si sbaglia con costoletta
alla milanese, tagliata di
manzo al rosmarino o tomino del Piemonte pancettato alla griglia. Ci
stanno ancora i dessert? Torta sbrisolona o soufflé al
cioccolato a chiudere una sosta di cui sarete davvero contenti.
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"Guida Critica & Golosa
2012" - Lombardia - Valle D'Aosta Piemonte Liguria e Costa
Azzurra
Paolo Massobrio - Marco Gatti /
Edizioni Comunica - Le Guide di Papillon
Locale simpatico e frequentato (e
già questo significa qualcosa). Vicino alla strada che
collega Milano a Lecco, lo trovate all'interno di un cortile, l'ultimo
a sinistra di una piccola strada in salita a senso unico, con
possibilità di parcheggiare l'auto. Si viene accolti bene e
si può mangiare, bevendo in maniera adeguata, in tempi
contenuti (e anche questo non è da trascurare). La scelta
è fra una serie di piatti semplici, alcuni strettamente
legati al territorio e altri più particolari, che spaziano
su tradizioni e luoghi diversi, ma non per questo meno validi e curati.
Fra gli antipasti è buona la ricottina tiepida con il
pomodoro e il sale nero di Cipro; altrettanto sono la piovra con i carciofi e la
tagliata di tonno. Tornando ai piatti semplici, non possono
naturalmente mancare gli affettati misti e il lardo aromatizzato, il
crudo di Parma con i funghi porcini e una bella tartare di carne e
verdure. Localissime e gustose le penne
al ragù di missoltino del Lario, buone la
tagliatelle con i carciofi e i gamberi. Avanti con i secondi: la costoletta alla milanese e la
tagliata di manzo al rosmarino. Le porzioni sono abbondanti ma sarebbe
un peccato rinunciare ai formaggi locali misti. Ancora fame? Vaniglia
con fragole fresche e crema bruciata, soufflé al cioccolato
e torta sbrisolona.
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"I
Ristoranti d'Italia 2012"
Le guide de L'Espresso
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Siamo citati a pag. 182
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Paolo Massobrio - Marco Gatti /
Edizioni Comunica - Le Guide di Papillon
"Guida Critica & Golosa 2011" - Lombardia
Liguria e Valle D'Aosta
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Una volta imparata la strada, in questo locale
dall'aria piacevolmente familiare, si torna, si ritorna, e si ritorna
ancora, e sempre volentieri. Per facilitare chi non ci fosse mai stato,
diciamo subito che l'osteria è all'interno di un cortile,
senza insegna esterna, in fondo ad una stradina a senso unico in
salita: se non la trovate fate riferimento al bar, e girato l'angolo la
troverete. Nella bella stagione prendete posto nel fresco giardino, con
tavoli ben distanziati, gazebo bianco e siepe dietro cui si stagliano
le cime della Grigna e della Grignetta. In inverno accomodatevi nella
bella saletta al primo piano. Consultate menu e carta dei vini, in cui
troverete bottiglie per tutte le tasche. In tavola? In un mix di
materie prime d'eccellenza - anche di pesce - e di piatti
di buona fattura, gusterete ricottina tiepida con carpaccio di pomodoro
sale nero delle Hawaii, i salumi dei grandi Falorni di Greve in Chianti
o eccellenti acciughe di Sant'Agata di Oneglia o ancora la piovra con orzo perlato allo zafferano.
Poi pasta, con spaghetti con gamberi olive Taggiasche e pomodoro fresco
o ravioli di magro al pesto leggero,
riso, con risotto con asparagi e gamberi (peccato sia solo per due
persone). E se tra i primi la cucina rende doveroso omaggio al Lario
con le penne al ragù di
missoltino di lago, tra i secondi l'omaggio
sarà invece a Milano, con la cotoletta
alla milanese, piuttosto che alla Toscana, con la tagliata
al Chianti Classico o la costata alla Fiorentina. Mela tiepida con
meringa e cioccolato o torta sbrisolona con gelato e caramello saranno
il dolce arrivederci.
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"Guida Critica & Golosa 2008"
Lombardia
Liguria e Valle D'Aosta
Paolo
Massobrio - Marco Gatti
Edizioni Comunica - Le Guide di
Papillon
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Il vero problema è
trovarla, questa osteria: vi diciamo subito che è
all'interno di un cortile, senza insegna esterna, in fondo ad una
stradina a senso unico in salita. Se non la trovate fate riferimento al
bar, e girato l'angolo la troverete. Ma finita la caccia al tesoro vi
potrete sedere tranquilli, nel fresco giardino, con tavoli ben
distanti, gazebo bianco e una siepe che vi separa dal resto del mondo:
e da qui, facendo il solo sforzo di alzare lo sguardo, potrete ammirare
le cime della Grigna e della Grignetta e le altre splendide montagne
del lecchese. Se, invece, la vostra visita a questa simpatica osteria
la farete in inverno, sarete accolti in modo cordiale in una bella
saletta al primo piano. Non perdetevi le acciughe liguri di Sant'Agata
di Oneglia, diliscate e appena unte, oppure iniziate con il battuto di carne cruda "alla Olga"
o con i salumi chiantigiani di Falorni (Greve in Chianti). Proseguite
con gli spaghetti al pomodoro, capperi, olive taggiasche, guanciale e
pecorino oppure con il risotto con melanzane, basilico e taleggio della
Valsassina, ma non perdetevi le
penne al ragù di missoltino del Lario
(radiose). E quindi la carne, in tutte le "salse": tagliata al Chianti
classico, controfiletto argentino alla griglia, occhio di costata
lardato, costata alla fiorentina e, in omaggio a Milano, cotoletta alla milanese a
orecchio d'elefante. Tra i dolci la meringa farcita con gelato alla
vaniglia e coulis di fragola fresca oppure torta sbrisolona con gelato
e cannella. Buona, ampia e rappresentativa la carta dei vini.
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"Guida Critica & Golosa 2006"
Lombardia Liguria e Valle D'Aosta
Paolo Massobrio - Marco Gatti
Edizioni Comunica
Squadra
che vince
non si cambia. Dal calcio alla gola. Qui si sta bene. La gente esce
soddisfatta. Avanti così. Ovvero, fissi alcuni piatti che i
clienti si aspettano (meglio, "vogliono"), qualche variante ogni anno
per muovere un po' il menu, senza sbilanciare il conto. Questa la
filosofia dell'Osteria Olga, trattoria autentica, che trovate in
località Maggianico, alla periferia di Lecco. Da qualunque
parte arriverete – centro di Lecco, Valtellina, Milano o
Bergamo – e qualunque sarà la strada che avrete
scelto per venire fin qui – superstrada Milano-Lecco o
statale che proviene da Bergamo – uno solo il problema:
districarvi in mezzo a centri commerciali, rotonde e strade e scovare
il locale. Una volta trovato "il tesoro", la ricompensa non
mancherà. Bello il locale, piacevolmente osteriesco, con la
saletta al piano superiore in cui un piacere rifugiarsi d'inverno, e il
dehors – con i tavoli ben distanziati, tendoni bianchi ad
abbellire, una siepe che corre tutt'intorno lasciando intravvedere la
cima della Grigna – prezioso invece d'estate. Cordiale
l'accoglienza, attento il servizio. Buona la cucina. Per voi, avvio con
salumi chiantigiani (sono del grande Falorni di Greve), poi spaghetti
ai missoltini o risotto saltato in padella con verdure e salsicce.
Quindi pesce di lago (secondo il pescato), carne (buone la tagliata di
manzo e la gustosa costoletta alla milanese) e formaggi (da provare il
tomino pancettato alla griglia). Si chiude soddisfatti con una panna
cotta o una soffice mousse al cioccolato. Ampia la carta dei vini che
consente scelte di soddisfazione. |
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"Guida Critica & Golosa 2005"
Lombardia Liguria e Valle D'Aosta
Paolo
Massobrio - Marco Gatti
Edizioni ComunicaCe ne fossero di indirizzi così!
l'Osteria Olga è una trattoria, sì, ma di quelle
giuste. Sul lago all'ora di pranzo o cena è in agguato il
trappolone del locale scippa portafoglio e costruito solo per i
turisti? Voi non esitate. Girate la vostra auto in direzione Lecco,
raggiungete la località Maggianico, e venite qui, in questa
Osteria che da tempo è uno degli indirizzi più
divertenti della città. Da qualunque parte arriverete -
centro di Lecco, Valtellina, Milano o Bergamo - e qualunque
sarà la strada che avrete scelto per venire fin qui -
superstrada Milano-Lecco o statale che proviene da Bergamo - il prezzo
che dovrete pagare per conquistare la felicità gastronomica,
sarà uno solo. Destreggiarvi in mezzo a centri commerciali,
rotonde e strade e scovare il locale. Stop. Una volta approdati ai
tavoli dell'Osteria, il vostro premio ci sarà. Il locale,
piacevolmente osteriesco, è accogliente. D'estate
c'è la possibilità di mangiare all'aperto,
approfittando del bel dehors da cui si intravvede la Grigna. Entrando,
il benvenuto è cordiale. Non dimenticatevi di prenotare. In
tavola? Salumi chiantigiani (del grande Falorni di Greve), le zuppe
della casa, i tradizionali spaghetti ai missoltini ed il risotto
saltato in padella con verdure e salsicce. Tra i secondi, pesce di lago
(secondo il pescato), carne (buone la tagliata di manzo e la gustosa
cotoletta alla milanese) e formaggi interessanti. Si chiude soddisfatti
con una soffice mousse al cioccolato o una panna cotta. Si beve bene, a
prezzi ragionevoli.
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Paolo
Massobrio - Marco Gatti
"Guida Critica & Golosa 2004"
Lombardia Liguria e Valle D'Aosta
Edizioni Comunica
Trattoria?
Sì, ma giusta. Rimane uno degli indirizzi più
divertenti della città, questo locale che sembra nascondersi
in località Maggianico, alla periferia di Lecco. Da
qualunque parte si arrivi - centro di Lecco, Valtellina, Milano o
Bergamo - e qualunque sia la strada che si sceglie per venire fin qui -
superstrada Milano-Lecco o statale che proviene da Bergamo - il prezzo
che si deve pagare per conquistare la felicità gastronomica,
è uno solo. Destreggiarsi in mezzo a centri commerciali,
rotonde e strade e scovare il locale. Stop. Una volta approdati ai
tavoli dell'Osteria, il premio della caccia al tesoro, c'è,
eccome. Il locale, piacevolmente osteriesco, è accogliente.
D'estate c'è la possibilità di mangiare
all'aperto, approfittando dei bel dehors che, fresco e curato, vi
accoglie con i tavoli ben distanziati, qualche gazebo bianco ad
abbellire, una siepe che corre tutt'intorno lasciando intravvedere la
cima della Grigna. Entrando, si è accolti in modo cordiale.
Un nota bene. Ricordatevi di prenotare. Il locale piace, e di
conseguenza è sempre molto frequentato. Cosa mangiare? Dopo
un piacevole attacco a base di salumi chiantigiani (sono del grande
Falorni di Greve), meritano l'assaggio le buone zuppe della casa, i
tradizionali spaghetti ai missoltini, ed il risotto saltato in padella
con verdure e salsicce. Tra i secondi, pesce di lago (secondo il
pescato), carne (buone la tagliata di manzo e la gustosa costoletta
alla milanese) e formaggi (da provare il tomino pancettato alla
griglia). Si chiude soddisfatti con una panna cotta o una soffice
mousse al cioccolato. |
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Paolo
Massobrio - Marco Gatti
"Guida Critica & Golosa 2003"
Lombardia
Edizioni Comunica
La
trattoria Olga è uno dei locali più semplici e
piacevoli di tutta la zona. Certo, non troverete preparazioni raffinate
e d'alta cucina, ma buoni piatti sì. Il locale è
alle porte di Lecco, appena dopo il piccolo porticciolo dei pescatori,
in località Maggianico. D'estate è possibile
pranzare all'aperto e sarà spettacolare. L'accoglienza,
cordiale, è un segnale di come si viene trattati. In un
ambiente rustico e familiare - ricordatevi di prenotare
perché è sempre molto frequentato -, dopo un
piacevole attacco a base di salumi chiantigiani (sono della celebre
macelleria Falorni di Greve in Chianti) o, se preferite, con qualche
golosità come le acciughe di Sicilia proposte con il pane
tostato e pomodorini, o la bavarese di robiola della Valsassina,
meritano l'assaggio le buone penne con salsiccia e pomodoro fresco, i
tradizionali spaghetti ai missoltini, gli spaghetti con pomodorini
guanciale toscano e olive taggiasche. Tra i secondi la scelta
sarà tra i tradizionali piatti a base di pesce di lago (ben
fatti e preparati nel rispetto del pescato del giorno) tra cui spicca
il lavarello al burro e salvia, e buoni piatti di carne, tra cui
è ghiotta la costoletta alla milanese, gustose le tagliate.
Formaggi della zona.
Senza cadute i dessert. Il conto - e questa è un'altra nota
davvero positiva - se non esagererete, anche con il vino, difficilmente
supererà i 35 euro, visto che le buone bottiglie tra cui
potrete scegliere, e che vi accompagneranno nella vostra piacevole
maratona golosa, sono proposte con ricarichi davvero ragionevoli. |