Maggianico

gli alberghi di fine '800


Stabilimento balneario di Maggianico con annesso albergo.

(da "Guida di Lecco" di Giuseppe Fumagalli - V. Andreotti detto Busall Editore in Lecco - 1881)

Al cenno fatto dall' amico Ghislanzoni sulle acque di Barco, crediamo non inutile far seguire la seguente relazione del dottor Caproni Giovanni, direttore del manicomio di Milano, onde il lettore ne possa avere un concetto piu' esatto sulle sue virtu' igieniche. Eccola:

  • Fra le malattie che la esperienza dimostro' riportare da quest'acqua frequentatissima, positivo vantaggio, vengono in primo luogo quelle degli organi destinati alla digestione ed alla nutrizione, onde li sconcerti dello stomaco sotto forma di mancanza di appetito, difficolta' di digestione, erutazioni flatulenti o acide, vomiti, senza per altro alterazioni profonde di tessuto al ventricolo; le irritazioni o flogosi lente intestinali, le stitichezze, ovvero gli scorrimenti di ventre sotto forma di diarree, o anche di lienteria, la ipocondria.

  • Queste malattie, o altre, che se variano per forma, così non è per sede, e sono cagionate da disordini dietici, da abuso positivo o relativo di liquori, o di altre sostanze irritanti ed eccitanti, da soverchia applicazione di mente, da patemi d'animo, ecc., trovano prontissimo sollievo, anzi una assoluta guarigione. Nè questa, quantunque più tarda, non mancherà ad una più insistente protratta cura nelle congestioni, negli indurimenti di fegato, o di milza, nelle infiammazioni lente, e disordini funzionali di questi visceri, sia derivino dalle cause eccitanti summentovate, sia da ripetute e pertinace febbri paludose. Così le conseguenze di quest'ultime come le idropisie generali, le limitate all' addome, e alle estremità inferiori troveranno ugual vantaggio da uso ben calcolato e continuato dell'acqua di Barco.

  • Le varie affezioni della pelle vaghe, ricorrenti, dipendenti da vizio, come suol dirsi umorale, ereditario, o accidentale; i vizi di sanguificazione, come clorosi, scorbuto ecc., i disordini menstruali, la scrofola, l'artrite, la podagra, non potranno a meno di sentire l'azione benefica di questa minerale bevanda, quando, oltre il farne un lungo uso nella stagione propizia, ed alla fonte, si ripeta la cura per alcuni anni.

  • Certe pertinaci irritazioni bronchiali, apiretiche, accompagnate bensì da secrezioni mucree abbondanti, e sinanco dubbie, in individui soggetti a proteiforme affezioni erpetiche e artritiche; le abbiamo vedute cedere insensibilmente dietro l'uso di acque solforose fredde, simili a quelle di cui parliamo, immischiando talora l'acqua allo siero o al latte vaccino appena munto.

  • Anche le cachessie, le leucoflemmazie, l'estenuamento di forze, le sospese o lente funzioni dell'organismo, conseguenze di gravi malattie infiammatorie, o di cure antisifilitiche, potranno, come avviene altrove in uguali circostanze, trovare dal clima, e da questo rimedio un prontissimo sussidio ad un pieno ristabilimento.

  • Tolto allo stomaco qualsiasi stato accidentale di disordine, s'intraprenderà la cura col beverne di buon mattino, ed alla fonte, un bicchiere di sei o sette oncie per volta, ripetendo ciò, appena che col passeggio, colla distrazione, o con qualche infusione leggiera aromatica di caffè, di thè, o di camomilla, si sentirà lo stomaco libero da precedente dose. Quando la tolleranza lo permetta, la quantità da prendersi in un giorno può essere di molte libbre. Si procurerà di coadiuvare all' azione di tal medicamento con un buon riparto de' pasti, e con un vitto piuttosto animale, leggiero e semplice, senza nemmeno astenersi affatto da vino quando esso sia e vecchio e molle, non saporito, quale il vino naturale di quelle località; si dovrà aver cura di ben tenere coperta la pelle, nè esporsi alla piacevole frescura della riva del lago dell' Adda, di mattina o di sera.

  • Anche il bagno nell' acqua di Barco, potrà corrispondere sia nelle malattie esterne che nelle interne dell' indole suindicate, accompagnato alla suddetta bibita o da solo.

ALBERGHI

Due sono gli alberghi di Maggianico, quello detto ancora oggi del Davide e quello del Barozzi. Gli accorrenti però vanno tutti dal Davide, perchè ivi si sta assolutamente bene, sia dal lato trattamento che da quello della spesa. Il proprietario poi signor Invernizzi ha il gran talento di piacere a tutti, ciò che non è poco. Egli, premuroso, servizievole, cortese, fa di tutto per accontentare i suoi ospiti. I suoi vini eccellenti li fa pagare quel che valgono, ma non un centesimo di più; la cucina è buona ed i piatti son piuttosto abbondanti; il prezzo delle camere si aggira alle lire 1.50 al giorno. Insomma chiunque al suo posto si farebbe pagare assai più salato, e questa mitezza non è certo l'ultima ragione del gran concorso di forastieri che ha ogni anno.